La lista civica "Lauriano e Piazzo Domani" chiede alla Giunta di dimettersi. Distribuito in paese il volantino "Salviamo Lauriano!"

23.06.2020 18:45

SALVIAMO LAURIANO!
Mandiamo a casa la Giunta


I consiglieri ed i sostenitori della lista civica "Lauriano e Piazzo Domani" hanno completato la distribuzione dei volantini in tutte le buche delle lettere di Lauriano, Piazzo e borgate, per informare la cittadinanza sulla grave situazione in cui versa il Comune di Lauriano, tant'è che il titolo del volantino è appunto "SALVIAMO LAURIANO!". Due i temi su cui si focalizza il volantino: il lavoro nero del cantoniere (con un conto molto salato a carico di noi cittadini laurianesi) ed il fatto che nel bilancio comunale vi siano ben 460 mila euro di crediti di dubbia esigibilità (ovvero più tasse e meno servizi per la cittadinanza).
«Di fronte a queste manifeste incapacità gestionali da parte dell’Amministrazione comunale di Lauriano - si legge inoltre nel volantino - non resta che chiedere un gesto di responsabilità alla Giunta ed alla maggioranza: DIMETTETEVI. La situazione è grave e non può più essere gestita da chi è l’artefice di questo autentico disastro. Rimanendo lì continuerete a peggiorare la situazione ed a pagare saranno come sempre i cittadini di Lauriano e Piazzo».
Nessun cittadino del nostro Comune potrà dire "non sapevo", al limite potrà affermare "ho trovato il volantino e non l'ho letto". La nostra lista ha fatto tutto quello che si può. Ora spetta anche ai cittadini chiedere spiegazioni ai consiglieri di maggioranza, agli assessori ed al sindaco. Perchè non hanno controllato in tempo queste situazioni? Questi sono dati di fatto, non opinioni. SALVIAMO LAURIANO!

Ecco il testo del volantino della lista "Lauriano e Piazzo Domani":
LAVORO NERO DEL CANTONIERE, CONTO MOLTO SALATO A CARICO DI NOI CITTADINI LAURIANESI
“Lavoro nero” al Comune di Lauriano. Così si legge sul “Verbale unico di accertamento e notificazione n. 098 /cc del 23 marzo 2020”, consegnato al Comune
di Lauriano il 30 marzo 2020.
Il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Torino afferma che il signor X «è da considerarsi un lavoratore “in nero” dal 01 luglio 2012 al 24 ottobre 2019, pertanto il Sindaco del Comune di Lauriano (in qualità di legale rappresentante/trasgressore) e il Comune di Lauriano (in qualità di obbligato in soldio) dovranno ottemperare: 1) al pagamento dei contributi dovuti per il periodo di lavoro sopraccitato; 2) al pagamento delle relative retribuzioni di lavoro per l’intero periodo di lavoro “nero”; 3) alla consegna delle buste paga; 4) al pagamento delle sanzioni indicate nel verbale unico di accertamento». Fate voi un rapido
calcolo di quanti soldi la collettività dovrà sborsare. Ed aggiungete la sanzione amministrativa di 14.400 euro.
Dal verbale risulta tra l’altro che il sig. X svolgeva le medesime mansioni e gli stessi compiti del “collega” cantoniere sig. Y, assunto a tempo indeterminato
dal Comune di Lauriano. Il sig. X ha sempre utilizzato le attrezzature di propietà del Comune di Lauriano (decespugliatore, con cui provvedeva
alla manutenzione delle aree verdi; trattore agricolo, fuoristrada di proprietà del Comune di Lauriano, escavatore e attrezzature varie in dotazione ai
cantonieri, quali pale, carriola). Il signor X ha svolto dal 15/06/2011 le mansioni di cantoniere stradale, addetto alle pulizie di mercato e manutenzione delle strade del Comune di Lauriano ed assistente di scuolabus, osservando un orario di lavoro di 36 ore settimanali, dal lunedì al venerdì. Il sig. X riceveva indirettamente le direttive di lavoro dal Sig. Y(cantoniere del Comune di Lauriano) che a sua volta le riceveva dal sig. Z (Responsabile del Servizio Tecnico del Comune di Lauriano) o dal geometra W, dipendente del Comune di Lauriano. In caso di particolari urgenze il sig. Z avvisava telefonicamente il sig. X. Dal 2014 al 2018, il signor X è stato sottoposto a visita da vari medici, che lo hanno ritenuto “idoneo alle mansioni di operaio addetto alla manutenzione”: Nel 2018 e 2019, il signor X ha frequentato un corso sulla salute e la sicurezza sul lavoro, con tanto di attestato. Il sig. X fruiva di buoni pasto e si recava a pranzare
nei locali convenzionati dal Comune di Lauriano. Nel periodo in cui non ha fruito di buoni pasto, ha fruito della mensa scolastica. I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro affermano che i voucher, emessi dal Comune di Lauriano per il lavoro occasionale accessorio con cui è stato impiegato il cantoniere X sono di importo irrisorio, rispetto al monte ore di lavoro effettuato da tale lavoratore e la fattispecie contrattuale non si adatta, per la sua natura occasionale, alla tipologia di orario di lavoro effettuata dal sig. X che si caratterizzava, al contrario, per la sua continuità.
Il cantoniere X non era un volontario. La sua domanda di iscrizione all’Albo dei Volontari Civici non è stata accettata dall’apposita Commissione Comunale, perché non si è mai riunita (come richiedeva la delibera del Consiglio Comunale del 25 luglio 2012 sull’Albo dei Volontari) e le successive deliberazioni per l’approvazione dell’elenco dei volontari civici non sono mai state poste in essere. A fronte di tutto questo, la Giunta spende altri soldi in spese legali (tanto per cominciare, 2.500 euro) per presentare ricorso. Non si aggiungerà soltanto danno a danno? Il Comune di Lauriano - per la minoranza - spende troppo in spese legali (16.900 euro nel 2019). Troppa litigiosità, che poi ricade sui cittadini. Non è giusto che paghino i cittadini per il lavoro nero. Deve pagare chi, in oltre 7 anni, non ha regolarizzato la situazione di questo lavoratore, che ora dovrà essere risarcito. Lo segnaleremo alla Corte dei Conti.

NEL BILANCIO 460 MILA EURO DI CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ (= PIÙ TASSE E MENO SERVIZI)

Il bilancio del Comune di Lauriano continua a fare "acqua": il Fondo crediti di dubbia esigibilità (ovvero soldi che con ogni probabilità il Comune non incasserà mai) continua ad aggravarsi: ammonta infatti a 394 mila euro (50 mila euro in più rispetto allo scorso anno). In realtà i crediti di dubbia esigibilità sono 460 mila (la legge permette di calcolarne solo l'85 per cento in bilancio, ma per una maggiore chiarezza si dovrebbero calcolare al 100 per cento). Sono soldi che, per legge, entro un triennio (visto che difficilmente verranno incassati) dovranno essere stralciati dal bilancio. Ciò significherà: una riduzione dei già pochi servizi erogati dal Comune ai cittadini, il ritardo o la non esecuzione di opere pubbliche (fognature, illuminazione, asfaltatura strade) e di conseguenza un aumento delle tasse per tutti noi cittadini.
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità ha lo scopo di rendere evidenti i debiti effettivi della Pubblica Amministrazione. Purtroppo per noi laurianesi, il sindaco, la Giunta e la maggioranza consiliare di Lauriano, benché più volte avvisati della situazione da parte della minoranza (durante i Consigli sui bilanci) si sono voltati dall'altra parte ed ha deciso di buttare la polvere sotto il tappeto. Ora i nodi vengono al pettine. Se ci raffrontiamo con gli altri Comuni della zona, il Fondo crediti di dubbia esigibilità di Lauriano è per il 2019 più di quattro volte quello di Cavagnolo (dove ammonta a 100.929,46 euro), mentre a Casalborgone ammonta a 56 mila euro (2020).
Perché ci sono tutti questi crediti di dubbia esigibilità? Da un lato per la difficoltà di esazione delle tasse, ma per una cifra consistente, ovvero per ben 247.985,94 euro, si tratta della cifra non riscossa dalla società Duomo (come leggiamo dall’insinuazione al Tribunale fallimentare di Milano), di cui «25.392,23 crediti certi derivanti da canoni non riscossi», «42.470,31 derivanti da ruoli coattivi non riscossi, di cui non si è a conoscenza dello stato della riscossione» e «180.186,40 derivanti da liste di carico Tarsu/Tares/Tari non incassate dall'ente e delle quali non si è a conoscenza dello stato di riscossione», per un totale appunto di 247.985,94 euro. Sin dal 2014 esisteva un notevole squilibrio tra l'accertato ed il riscosso, ma l’Amministrazione non è intervenuta tempestivamente.
I dati complessivi, riferiti agli ultimi cinque anni precedenti al fallimento Duomo erano tutti molto preoccupanti, considerato che il non riscosso ammontava al 73,07 % per l'imposta comunale sulla pubbliche affissioni; all'87,52% sull'Ici-Imu, al 93,82 % sulla tassa di occupazione degli spazi e delle aree pubbliche ed al 90,61 % sulla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tari). Un'analisi attenta dei flussi di entrata avrebbe però potuto dare all'Amministrazione dei segnali molto evidenti di quanto stava accadendo, sin appunto dal 2014, prima che la vicenda Duomo esplodesse con la procedura fallimentare.
All’origine dei 247 mila euro di cui il Comune di Lauriano «non è a conoscenza dello stato della riscossione» (parole scritte dal sindaco) c’è il contratto con Duomo, nel quale venne stabilito che la società avrebbe riscosso il dovuto, trattenendo la propria percentuale e versando il resto al Comune. Tutto il contrario di come si sarebbe dovuto fare, con i criteri di gestione della cosa pubblica da “buoni padri di famiglia”. Cosa che, in questo caso, non sembra esserci stata,
visto che alle casse comunali mancano queste risorse non incassate. Ci sono tante domande in attesa di risposta: perché venne adotta questa formula di riscossione, all’epoca in cui venne affidato il servizio, nel settembre 2011 (con una gara a procedura negoziata, alla quale furono invitate sei ditte e per la quale giunse una sola offerta, quella di Duomo)?

Perché venne affidata alla società Duomo anche la riscossione di importanti voci di entrata come Imu e Tassa dei rifiuti? Perché la Giunta di Lauriano non si è tutelata, richiedendo una fideiussione alla ditta Duomo? A queste domande, poste in Consiglio da “Lauriano e Piazzo Domani”, non ci è mai stato risposto.

DI FRONTE A QUESTE INCAPACITÀ GESTIONALI C’È UNA SOLA STRADA: DIMETTETEVI
Di fronte a queste manifeste incapacità gestionali da parte dell’Amministrazione comunale di Lauriano, non resta che chiedere un gesto di responsabilità alla Giunta ed alla maggioranza: DIMETTETEVI. La situazione è grave e non può più essere gestita da chi è l’artefice di questo autentico disastro. Rimanendo lì continuerete a peggiorare la situazione ed a pagare saranno come sempre i cittadini di Lauriano e Piazzo